- Categoria: Pellegrinaggio 2015
- Scritto da Francisco
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Monselice - Montese
Monselice - Sant'Urbano
Questa mattina, dopo la messa, sono partito in direzione Sant'Urbano. La notte scorsa ha lasciato tutta la erba bagnata. Nel mio cammino verso la città di Este ho visto come piano piano il sole si alzava e me, sempre accanto ad un canale, ho sentito una sensazione di pace e serenità indescrivibile. Molto vicino a Este, fuori del percorso della via Romea Annia, esiste un paese chiamato Baone. Da lì era originaria la mamma del mio amico Marino che qualche giorno prima me aveva proposto fare una preghiera a Sant'Antonio come faceva lei. Ho deciso di andare fino al paese natale e così fare questa preghiera nella chiesa donde lei avrebbe stato tante volte. Dopo sono ritornato a Este e visitato la città. Molto bella. Oggi c'era mercato in piazza. Quanti odori, quanti colori, quanta vita... Ho comprato mortadella, pane e uva. Hummmmmm... delizioso pranzo seduto in un banco accanto a la fontana ed una chiesetta molto carina. Finito il pasto, ho ripreso cammino verso Sant'Urbano. La tappa è stata lunga e quindi ho avuto la fortuna de vedere anche un meraviglioso tramonto camminando attraverso un pista sterrata sempre per l'argine del fiume. Anzi, è arrivato il buio prima de finire la tappa. Antonio, il ragazzo che gesti e il b&b dove oggi dormivo è stato gentilissimo per orientarmi. Arrivato ho trovato al Sig. Domenico (altro pellegrino). Antonio e la sua mamma vi hanno offerto in maniera gratuita la cena è la colazione. Grazie di cuore.
Sant'Urbano - Sariano di Trecenta
Alle ore 7 il Sig Domenico e me abbiamo iniziato la giornata. Per una pista sterrata accanto al Po in tre ore siamo arrivati a Badia Polinese. Domenico porta troppo peso nel suo zaino, cammina ad un ritmo basso ed è stanco. Decide andare in posta per spedire qualcosa a casa. Io approfitto per andare in banca, fare un po' di spesa e visitare la città. Ritrovati, camminiamo per 2 ore e ci fermiamo per mangiare un panino. Lui ha fredda per arrivare a Sariano... invece io no. La giornata è primaverile. Lui parte ed io resto seduto in un tavolo, prendendo un buon caffè ed scrivendo nel mio diario. Il finale di tappa è un po' fuori della Via Romea Annia... Ci sono pochi posti economici disponibili vicini... Sono arrivato al ostello Barios verso le ore 17. Lucia, che insieme al compagno gestisce la struttura, è stata molto carina sin dal inizio. A cena, insieme a Domenico, abbiamo deciso che i nostri cammini si separano... Ritmi diversi, ottiche di vita diverse, cammini diversi...
Sariano di Trecenta - Ficarolo
Dopo colazione ho salutato a Lucia e Domenico e iniziato la tappa. Per seguire bene la traccia del GPS ho avuto di tornare in dietro fino al paese di Trecenta. Ho messo 1 ora. Dopo e per tutta la giornata ho camminato per argini. Camminando nuovamente da solo ho sperimentato una sensazione di tranquillità e benessere che forse mi avevano mancato gli ultimi giorni... mi sono goduto ogni uno dei passi fatti, fermato a chiacchierare con tanti contadini, fotografato i campi appena lavorati, con il suo profumo caratteristico, con i colori marroni ovunque... Mamma mia che bello... Però mi sono dimenticato che verso le 17'15 arriva il buio... Meno male che tutto il tracciato finale era nell'argine del Po. Arrivato a Ficarolo ho chiamato a Stefano, un bravissimo ragazzo che vive in una barca nel fiume Po per lunghi periodi all'anno e che mi ospita oggi. Un vero lusso. A un certo punto, mi sono perso però lui, gentilissimo, è arrivato per portarmi a casa. Tutto quello che possa dire sia di Stefano, sia della sua accoglienza sia del luogo sarà poco. Ho avuto il piacere di conoscere un angelo. Arrivati alla sua barca la cena era pronta...Pasta, carne, dolci... Abbiamo condiviso una serata straordinaria e tutto questo sulla sua barca, sul Po... Ci abbiamo raccontato grandi tratti delle nostre vite come due amici che non si vedevano da tantissimo tempo... Sin dal primo momento ho percepito delle belle sensazioni... Resterà per sempre nel mio cuore questo incontro.
Ficarolo - Finale Emilia
Oggi mi sono svegliato verso le ore 7. Sono uscito della barca per vedere il tempo è mi sono trovato con una visione paradisiaca. Il giorno anche era appena svegliato, la nebbia copriva praticamente i due versanti del fiume, l'acqua scorreva tranquilla pero contemporaneamente si capiva il potere nascosto del Po, tutto calmo, tutto in silenzio... Straordinario. Dopo prendere un caffè, mi sono scambiato un forte e sincero abbraccio con Stefano, ho ringraziato la sua accoglienza ed ospitalità, augurato un buon cammino nella vita e partito con destinazione Finale Emilia.
Questo paese, poco tempo fa purtroppo è stato terremotato. Il vero miracolo, mi raccontava un vicino, era stato il senso di comunità che si aveva sviluppato dopo la strage. Erano diventati una vera famiglia... Con questa bellissima premessa sono partito deciso e con passo firme. Il percorso è stato un po' noioso. Una pista nel argine e quasi 27 km uguali. Arrivato, sono andato al seminario dove ero accolto. La città era in festa perché davano il benvenuto a D. Daniele Bernabei come nuovo parroco. Finale Emilia era tutta effervescente, piena di vita, gente avanti e indietro... Alle 7 è iniziata la Messa con la chiesa affollata e anche il chiostro del seminario (era previsto il pienone e avevano sistemato un grande schermo e tantissime sedie). Si sentiva nell'ambiente il carico emotivo. Il vescovo faceva gli onori. Alla fine della Messa... un grandissimo applauso a dato inizio alla grande festa con aperitivo, cena, gioia e felicità ovunque... Ho avuto la fortuna di vivere un momento storico di Finale Emilia e sono andato a letto sereno, tranquillo ed anch'io molto felice.
Finale Emilia - Nonantola
Mamma mia... quanto stanco ero ieri sera. Sono andato a letto appena iniziata la festa di benvenuta di Don Daniele e non ho sentito proprio nulla... pur avendo il chiostro sotto di me e tutto affollato di persone... Credo che ho russato come un trattore... Partito alle ore 6'45 ho camminato senza fermarmi fino al paese di Bomporto. Verso le 10 mi aveva chiamato il Sig. Domenico per dirmi che aveva problemi in un piede e che prendeva un pullman fino a Bomporto. Una volta trovato abbiamo deciso di camminare insieme fino a Nonantola. Il fatto è che abbiamo sbagliato argine e percorrendo il canale per la destra siamo stati costretti ad allungare quasi 3 km la tappa. La persona di contatto che aveva per l'accoglienza era Marco. Ci abbiamo trovato alle 15'30 e ci ha accompagnato fino alla casa di un amico suo dove saremmo ospiti. La casa si trova nella periferia di Nonantola. La famiglia in questione sono il matrimonio formato per Max e Akane insieme a i figli piccoli Francesco e Maria. Una vera famiglia. Sin dal primo momento mi sono trovato coccolato. E dopo i piccoli... che carini e bravi. Hanno organizzato una cena spettacolare e chiamato anche degli amici. Eravamo una grande famiglia, condividendo i piatti, in una cena ottima (Akane è una cuoca fantastica). Marco mi ha fatto sapere che Max e lui hanno piacere di camminare con noi due tappe e che per la tappa da domani che porta fino a Spilamberto sono due tracciati. Max e Domenico prendono la via più diretta invece Marco e me quella che passa per Modena(un po' più lunga). Dopo la succulenta e buonissima cena, siamo andati a letto. Abbiamo l'onore di essere i primi pellegrini a casa di loro...
Nonantola - Spilamberto
Mamma che notte lunga... Domenico ha russato come un possesso... Non ho dormito neanche 1 ora di seguito... Mi sono svegliato stanco ma... è questa la vita del pellegrino... Dopo una abbondante colazione ed una preghiera nella piccola cappella che hanno a casa abbiamo iniziato la tappa. Camminare insieme a Marco è stato un vero piacere. Ho conosciuto un ragazzo bravissimo, educato, culto e che si ha mostrato sempre a disposizione nel bisogno. Lui è un grande conoscente sia del territorio sia della storia quindi la giornata è stata magnifica. Bravissimo. Abbiamo camminato per circa 2 ore fino a Modena (lui è originario ed anche vive con su moglie nella città)... e visitato il suo Duomo, dove vengono custoditi ed onorati i resti di San Gimignano... Che meraviglia di Duomo... ho rimasto senza parole...Straordinario... Dopo ci abbiamo trovato con Giuseppe Ori, componente della Confraternita di San Bartolomeo Apostolo, che ci ha offerto il pranzo molto gentilmente e dopo abbiamo ripreso il cammino per una pista ciclabile che ci ha portato fino a Spilamberto. Lì siamo andati a un supermercato a comprare una buona birra e trovato con Max e Domenico appena arrivati anche loro. Insieme abbiamo visitato il museo dove ci sono i resti del famoso pellegrino trovato per caso insieme a una conchiglia. Molto interessante. Accolti dalla Confraternita nel suo locale sociale, Giuseppe e Werther vi hanno preparato una cena buonissima con due tipi di pasta, carne, formaggi e dolci. Siamo stati onorati anche con la presenza del sindaco (Umberto) un ragazzo giovane, dinamico e molto bravo. Iniziata la cena si ha incorporato Dario Bondi, anche lui un bravo pellegrino.
Spilamberto - Vignola
Questa mattina Max, Marco, Domenico e me ci abbiamo svegliato verso le ore 7 e dopo un buon caffè e brioche siamo partiti verso Vignola. È stato un bellissimo percorso sempre vicino al fiume e Panaro. Arrivati e dopo prendere un'altro caffè in piazza, mi hanno accompagnato fino al comune. Lì mi aspettava il sindaco e degli assessori. Il comune è molto interessato nel percorso della Romea Strata ed io, come umile "battistrada" sono felice di condividere con loro la mia esperienza. Anzi, mi hanno fatto vedere ed anche assaggiare della propria accetaia del comune il suo accetto balsamico. Hummmmm... che bontà... Da lì ho camminato fino al paese di Savignano sul Panaro dove, accolto anche dal Comune, sono stato ospite da loro a pranzo. Sia Germano (Sindaco), sia Anna Maria (Vicesindaco) ... e tutti gli altri consiglieri sono stati gentilissimi. La generosità è stata tanta che mi hanno regalato una pagnotta di formaggio morbido ed un salume. Grazie di cuore. Dopo il pranzo (eccellente) abbiamo visitato il Borgo medievale... Molto bello... La giornata è finita a Vignola, dove sono stato accolto degli frati Capuccini.
Vignola - Gainazzo
Questa mattina e dopo la messa nel Convento dei Cappuccini sono partito verso le ore 8. È stata una giornata bellissima con una temperatura perfetta. Ho camminato per quasi 1 ora e mezza lungo l'argine del fiume Panaro fino a Marano. Da lì ho attraversato il fiume per un ponte per, dopo 1 ora di salita, entrare nel parco naturale dei Sassi di Roccamalatina. Ho percorso un tratto di una bellezza incredibile con piccoli ponti. Ho avuto il bisogno di fermarmi per contemplare i meravigliosi colori che ci offre l'autunno e contemporaneamente vedere cadere le foglie degli alberi... Per un momento sono rimasto senza fiato... Quanto bello è il Creato. Proseguendo il cammino e dopo 2 ore di sale/scende sono arrivato alla Pieve di Trebbio dedicata a San Giovanni Battista. È così bella che mi sono fermato per 1 ora e dedicato alla contemplazione. Un vero gioiello. Dopo di mangiare un panino ho proseguito il mio cammino fino a la località di Gainazzo dove sono arrivato verso le ore 16. Lì mi sono incontrato con il Sig. Domenico che era arrivato prima e accolto da Alfeo, un bravo uomo che gestisce una comunità chiamata Chemin Neuf. Purtroppo aveva di partire presto per andare a Padova però è stato in tempo per sistemare la nostra accoglienza ed offrirci tutto il necessario per la cena è la colazione senza accettare un formativo. Un po' più tardi è arrivata a salutare Monica Amici, sindaco di Guglia, insieme ad altre persone. Gentilissimi ci hanno regalato un pacchetto di biscotti appena fatti. Dopo la cena, sono andato a letto verso le ore 21.
Gainazzo - Montese
Anche oggi il tempo è bello. Dopo colazione ho ripreso cammino. Dopo una salita da 1 km il percorso è diventato un continuo sale / scende... Che meraviglia di posti. Oggi veramente mi sono sentito in comunione con la natura. Oltre alla temperatura quasi quasi estiva, sentivo il canto degli uccelli, ho camminato molto sereno, visitando 3 piccole ma carinissime cappelle, osservando il lavoro degli contadini, queste macchine grosse che fanno il lavoro in 1 giorno da 1000 uomini...Contemplazione pura. A mezzogiorno ho trovato una osteria a i piedi dal cammino. Ho mangiato il mio panino in un tavolo situato nella porta, al sole, coinvolto di querce e viti accompagnato di un buon bicchiere di vino. Verso le ore 13 ho iniziato il pezzo finale fino a Montese. Arrivato lì sono stato accolto nell'albergo Miramonti per Elisabetta ed il suo fratello. Veramente gentili i bravi. Anche mi sono trovato con Domenico che era arrivato prima di me. Ho ricevuto una telefonata dal Comune per valutare la possibilità di trovarci con il Sindaco. Come no. Lui, gentilissimo, insieme a l'amministratore dal comune, ci hanno visitato nel albergo e abbiamo scambiato delle informazioni sui diversi tracciati. La cena veramente buona. Purtroppo alla fine di settembre un incendio ha bruciato parte del albergo... Mi auguro che siano in grado di riprendersi ed andare avanti.