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  • Categoria: Pellegrinaggio 2015
  • Scritto da Francisco
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Buhren - Sommersted

FORGET THE EVIDENCE

Evidence is a list of the material you've got.
What about the things you haven't found????

 

Bühren – Wildeshausen

Per quattro giorni sono stato ospite a casa di Paul. Ero arrivato con grossi problemi nel ginocchio. Che grande uomo. Si è preoccupato come un padre con il figlio. Attento assolutamente a tutto. Ho avuto la fortuna di conoscere a parte della sua famiglia, al suo grande amico Peter (straordinaria persona). Abbiamo girato per la zona di Bühren, cucinato piatti tipici della Spagna, dell’Italia, della Germania... mi ha portato alla farmacia d’un suo amico dove mi hanno proposto prendere una pomata i un gel che, insieme al riposo, ha fatto tanto bene. E Paul mi ha proposto camminare assieme qualche giorno insieme… Fantastico, ho pensato. Che bella cosa. Sono queste cose quelle che ti offre "il Cammino"...La prima tappa insieme siamo arrivati al paese di Wildeshausen. Abbiamo camminato poco perché per lui è il primo giorno dopo parecchio tempo fermo. Nel paese siamo stati accolti tramite una sua gestione per il Pastore della Chiesa Protestante (strano perché non è cosi abituale...). Nel supermercato abbiamo fatto la spesa per cena e colazione. Bello.

 

 

Wildeshausen – Gessel

Questa mattina e dopo colazione siamo partiti con destinazione Gessel. Siamo d’accordo in camminare ognuno al suo ritmo perché ieri lui ha sofferto un po’ … La giornata è iniziata con la minaccia di pioggia ma pian piano alla fine il sole ci ha salutato. Dopo 10 km ci abbiamo fermato in un paeseto. Paul, stanco, mi ha detto che io vada avanti… lui è molto stanco e preferisce prendere un taxi… La seconda parte della tappa (23 km) ho camminato da solo attraversando boschi preziosi, in silenzio… Arrivato a Gessel sono andato al posto dove si dorme oggi e dove mi aspettava Paio. Dopo una lunga doccia siamo andati a mangiare la pizza.

 

 

Gessel – Bremen

Oggi la tappa fino a Brema è stata bellissima. Appena finita la colazione siamo partiti ognuno al suo ritmo. Comunque eravamo d’accordo in trovarci nella piazza del Comune, proprio in centro. Il percorso dopo 5-6 km è arrivato accanto al fiume e da lì fino in centro mi sono goduto la pace, !a tranquillità, la serenità … Sono arrivato affamato ed ho visto un kebab kurdo dove ho mangiato un piatto delizioso. Veramente buono. Da lì sono andato alla Cattedrale. Imponente. Fatalità, nell’interno, c’è una statua in onore a San Giacomo… Dopo trovarmi con Paul, siamo andati a prendere una birra e ho conosciuto due coppie di spagnoli. Una di Tolosa (Guipuzkoa) e l’altra di Pamplona (Navarra). Siamo stati accolti per il Pastore Fluggel, molto carino ed attento con noi. Purtroppo Paul non si la fa ad andare avanti e domani ritorna a casa. Onore e grazie di cuore per la tua amicizia, amico mio. Per sempre.

 

 

Bremen – Zeven

Il cammino prosegue… Questa mattina e dopo un sentito abbraccione i nostri cammini si sono separati. Piove. Forse sono gli angeli che piangono nel nostro “arrivederci”. Sono partito senza sapere dove finirà oggi la tappa. Ho camminato ore ed ore. Triste per la partenza di Paul. Km i km sotto la pioggia. Ad un certo punto ho deciso fermarmi nel paese di Zeven. Ho avuto di girare parecchio perché i posti economici sono pieni. Alla fine, in un hotel vicino al centro, sono riuscito a trovare un prezzo “ragionevole”. Purtroppo nella Parrocchia non accolgono pellegrini. Curioso vedere come nel "mondo protestante" il pellegrinaggio non è presente...

 

 

Zeven – Harsefeld

È vero che ieri ho pagato un po’ caro l’hotel però devo dire che la colazione (inclusa) era da dieci. Infatti ho mangiato per quasi un’ora… Ancora mi viene da ridere perché una delle cameriere secondo me non dava credito “al spettacolo”… Ho iniziato puntando sul salato e piano piano... credo che ho mangiato per tre. Non è avarizia... e che veramente aveva una fame di lupo. Ho ripreso cammino verso le ore 9. La partenza da Zeven è spettacolare attraversando boschi magnifici, umidi, fra tanti piccoli fiumi… Il tempo cambia di continuo… sole, pioggia, vento, pioggia, sole… Oggi la tappa finisce a Harsefeld perché da lì domani riprendo altra via (Jutlandica) che mi porterà fino al confine con la Danimarca. Neanche qui la Parrocchia accoglie pellegrini. Dormire all’aperto è impossibile quindi lo più economico che ho trovato è stato un B&B. Dopo Brema, l’accoglienza al pellegrino praticamente è sparita. Purtroppo…

 

 

Harsefeld – Stade

Anche oggi ho sfruttato il momento della colazione. Mamma mia quanto ho mangiato. Ormai mangio solamente una volta per giorno… ma abbondante. Il percorso fino alla meravigliosa Stade è stato sempre attraversando campi di cereali, mais e piccoli boschi. Oggi il tempo è stato bello e mi sono goduto una tappa veramente bella. La città di Stade, medievale, mi ha emozionato. Molto bella. Per dormire ho trovato una nuova formula adatta alla mia scarsissima economia. Ormai ho capito che nelle parrocchie protestanti l’accoglienza pellegrina non esiste. Quindi bisogna trovare degli posti dove abbiano Ostelli di Gioventù. È vero che condiziona tanto le lunghezze delle tappe però meglio che pagare prezzi esorbitanti... oppure dormire in strada.

 

 

Stade – Glückstadt

Ieri sera ho passeggiato per Stade. La Lega Hanseatica ha lasciato la sua impronta… È uno de quelli posti che sono convinto che tornerò. L' Ostello di Gioventù molto pulito ed anche qui, la colazione è inclusa. Parlando ieri sera con un ragazzo tedesco mi ha fatto sapere che per arrivare alla città di Glückstadt devo prendere un ferry per attraversare il fiume Elba… Ma quanto grande è??? La tappa di oggi è stata difficile per me. Ho camminato sempre accanto il fiume, la umidità era molto elevata… e le zanzare mi hanno massacrato. Arrivato sono andato direttamente all’Ostello. È pieno di giovane famiglie con i figli piccoli. Sono contento. Mi riempie il cuore di gioia vedere e sentire questa vitalità ... questi amore...

 

 

Glückstadt – Hodorf

Ohlalà… Alle 6 della mattina, l’Ostello sembrava la Ramblas de Barcellona a mezzogiorno… Mamma mia quanto traffico… I bimbi impazziti, pieni di forza, di vita… suoi genitori dietro loro con faccia di sono… Disastro totale per quelli che volevamo dormire ma … È questa la vita del pellegrino… Dopo colazione sono partito in direzione Izahoe. La tappa è stata molto bella perché ho camminato sempre nel margine del fiume. Arrivato in centro sono andato all’Ufficio di Turismo e lì mi hanno spiegato che nella periferia c’è un festival internazionale di Heavy Metal e tutti i posti per dormire sono occupati… ma la signora è stata gentile ed ha chiamato in un camping a 8 km… Fra 1 ora di attesa è arrivata la proprietaria in macchina e mi ha portato fino li è messo a disposizione una caravan e preparato la cena. Ho riposato i dormito perfetto.

 

 

Hodorf – Hohenwestedt

Verso le ore 8 mi sono svegliato oggi. Due caffè hanno bastato per prendere delle forze e iniziare a camminare. Ho avuto di girare la distanza fatta ieri in macchina comunque ha capito la pena. Dormire in un caravan arancione anni 80 mi ha fatto viaggiare nel tempo...Dopo qualche km è apparsa la pioggia. Tormentone stivale che in 15 minuti ti bagna fino alle ossi. La tappa da oggi è passata percorrendo piste ciclabili. Per il mio ginocchio è andata bene così. Oggi è domenica e tutto è calmo. Mi sono fermato in un bar-ristorante dove c’era un menù abbastanza economico (origini della Croazia). Verso le due sono ripartito con un po’ di pioggia. Nel paese di Hohenwestedt ho trovato una pensione e lì mi sono fermato stanco ma felice.

 

 

Hohenwestedt - Rendsburg

Ma... da dove escono tante zanzare??? È incredibile la quantità... Questa notte mi sono dimenticato di chiudere la finestra della mia stanza e sono diventato "vittima"... Oggi ho fatto tanta fatica ad arrivare a Rendsburg. Purtroppo il ginocchio torna a fare un male pazzesco. Veramente non sono cosa fare perché provo a non forzare, spendo una fortuna in diclofenaco, antidolorifici... ma non arriva mai la guarigione. Ogni passo sento una coltellata nell'interno... La tappa comunque è stata bella. È cambiata la vegetazione ed ormai sono spariti i campi coltivati e sono apparsi lunghissime e meravigliose foreste. Sono stato accolto in una struttura religiosa veramente fredda. Nessun scambio, nessun rapporto... e 44€ per dormire. Non torno più sicuro.

 

 

Rendsburg - Schleswig

Oggi ho scelto percorrere il cammino fino a Schleswig per una pista ciclabile. Ormai il mio passo dopo passo si è rallentato molto e cerco di non fare soffrire molto il mio fisico. Devo dire che mi è andata bene e riuscito ad arrivare abbastanza presto. Così riesco anche a dormire un po'. Sono e mi trovo molto stanco.

 

 

Schleswig - Flensburg

Nell'ostello di Gioventù mi sono fermato 2 giorni. Il mio ginocchio soffre quindi secondo me bisognava fare un stop. Il suo Dom è veramente straordinario e quello accaduto oggi nel suo interno va oltre alla normalità. Assorto nelle mie preghiere mi sono dimenticato la macchina fotografica nel banco dove ero seduto. Due ore dopo, arrivato all'ostello, mi sono reso conto... Pregando di non avere perso la mia compagna di fatiche ho camminato il più veloce possibile... Era lì, giusto dove era stata lasciata. La città anche è molto carina e l'accoglienza ottima. Sono partito sotto un temporale di pioggia e vento pazzesco. Ho camminato con la mente nella Danimarca. Domani, Dio volendo, attraverso il confine per iniziare a percorrere la "Haervejen"... che è un tracciato storico che conforma parte della identità del paese. Arrivato a Flensburg, ho girato parecchi e volte cercando un posto "economico". Niente a fare. Finalmente ho trovato una chiesa nella periferia con un tetto che mi proteggeva della pioggia. Oggi si dorme all'aperto...

 

 

Flensburg - Kliplev

Ufffffff... Questa notte è stata un incubo. Oltre al freddo ed alla umidità il mio ginocchio non ha trovato mai pace. Verso le ore 05'20ho deciso riprendere cammino. Mi fa male tutto. Ormai dopo tutti questi mesi e km percorsi, mi rendo conto che non ne ho 25 anni... Appena 1 ora dopo mi trovavo nella Danimarca. Una pioggia molto leggera è stata compagna tutto il giorno. Dopo un paio di ore mi sono fermato in una tenuta a chiedere informazione e lì mi hanno accolto con tutto l'amore. Imagino che hanno capito che mi trovo in difficoltà e mi hanno preparato una Moka di caffè ed asciugati i miei abiti. Oltre alla stanchezza mi rendo conto che il mondo, aldilà di religioni, colori, culture... lo confermiamo esseri umani... Misericordia... Arrivare a Kliplev è stata dura comunque ho avuto la fortuna di trovare Enea, un ragazzo svizzero (origini italiane) e con il quale abbiamo condiviso una bellissima serata e cena.

 

 

Kliplev - Øster Løgum

Dopo due giorni duri ho dormito come un bambino. Infatti credo aver rusato proprio come un trattore. Mi sono svegliato forte come un toro... ma dopo mettere il ginocchio per terra... sono tornato alla realtà. Che bravissimo ragazzo Enea. Ieri sera abbiamo parlato delle nostre vite, sogni, obbiettivi, desideri... Dopo colazione ci abbiamo abbracciato ed augurato un buon cammino nella vita. Il percorso fino a Øster Løgum è stato tutto in pianura. Credo che il punto più alto dalla Danimarca non supera i 200 metri Benissimo. Ed anche Enea mi ha fatto sapere che essiste una rete di alberghi per pellegrini buona ed economica. Evviva...

 

 

Øster Løgum - Hammelev

Il posto dove ho dormito oggi è stato ideale. Umile, ma con tutti i bisogni per un pellegrino (tetto, letto, bagno ed anche cucina). Per me è stato come ritornare al Camino de Santiago in Spagna... Nella tappa ho provato a dimenticare il dolore bestiale sul ginocchio ...a è proprio lì. Oggi sono caduto per terra. In una piccola discesa il ginocchio non è stato in grado di supportare il peso... Ho provato paura. Mai mi era accaduta una roba del genere. Provo fragilità fisica e psicologica.

 

 

Hammelev - Sommersted 1846-1850-1852

Questa notte scorsa quasi non ho dormito. Ho continuato a visualizzare il bellissimo pellegrinaggio che il Nostro Signore mi sta permettendo fare. Mai avrei immaginato una esperienza così ricca, così bella. Comunque devo affrontare la realtà e capire che forse sono arrivato al limite delle mie forze e devo fermarmi. Il mio cuore chiede andare avanti... invece il mio fisico chiede pace. Fatalità, oggi ha chiamato mia mamma.Mi sono permesso la bugia... Come va il ginocchio??? Molto meglio, ho risposto io. Dopo di provare a fare la bella figura, scherzare e fare finta di nulla, una volta finita la telefonata ho pianto, impotente. Oggi avrei voluto essere accanto tutta la mia famiglia ed essere coccolato. Ma niente accade per caso. Sofferente e molto triste, qualche minuto dopo ha chiamato anche Massimo de Tomasi, il mio grande angelo custode in questo pellegrinaggio. Ascoltarlo mi fa tanto bene. Parole giuste e saggie in un momento molto molto molto difficile per me. È padre, amico, fratello... Ecco la Luce ...

 

 

Il Blog del cammino 2014